Establishing the professional register of educators and pedagogists makes the reflections on the ways in which educational practictioners integrate their skills within the services necessary. This article addresses the two theoretical frameworks that orientate the relationship between the game and the education in the educational practice. The first framework concerns the studies that coinceive the game as a practice free from the exploitation of pedagogy and suggest not considering gaming as an educational tool. The second one is based on some fundamental features of the game that qualify it as a formative practice in itself and, therefore, as a field of interest in pedagogy and education. The professions that in the Italian context have been inspired by the two lines of thought will be briefly analyzed. We will also try to find a mediation between them. According to the author of the article, the solution lies in the full recognition of the two professions and in the promotion of collaborative forms and co-design within professional practice.

Con l’istituzione dell’albo professionale degli educatori e dei pedagogisti, diviene necessario riflettere sulle modalità con le quali i diversi professionisti educativi integrano le loro competenze all’interno dei servizi. Questo articolo affronta le due cornici teoriche che orientano il rapporto tra gioco e educazione nella pratica professionale. La prima riguarda gli studi condotti da diversi esperti di gioco che promuovono quelle forme di gioco libere dalle strumentalizzazioni della pedagogia e suggeriscono di non considerare il gioco come uno strumento educativo. La seconda riguarda quelle caratteristiche specifiche del gioco che lo qualificano come elemento formativo in sé e, quindi, come campo di interesse della pedagogia e dell'educazione. Saranno analizzate brevemente le professionalità che nel contesto italiano sono state ispirate dalle due linee di pensiero e cercheremo di trovare una mediazione tra loro. Secondo l'autore dell'articolo la soluzione risiede nel pieno riconoscimento delle due professionalità e nella promozione di forme collaborative e di co-progettazione all’interno della pratica professionale.

Ripensare il rapporto delle professionalità coinvolte nei servizi ludico-ricreativi

Andrea Spano
2024-01-01

Abstract

Establishing the professional register of educators and pedagogists makes the reflections on the ways in which educational practictioners integrate their skills within the services necessary. This article addresses the two theoretical frameworks that orientate the relationship between the game and the education in the educational practice. The first framework concerns the studies that coinceive the game as a practice free from the exploitation of pedagogy and suggest not considering gaming as an educational tool. The second one is based on some fundamental features of the game that qualify it as a formative practice in itself and, therefore, as a field of interest in pedagogy and education. The professions that in the Italian context have been inspired by the two lines of thought will be briefly analyzed. We will also try to find a mediation between them. According to the author of the article, the solution lies in the full recognition of the two professions and in the promotion of collaborative forms and co-design within professional practice.
2024
Con l’istituzione dell’albo professionale degli educatori e dei pedagogisti, diviene necessario riflettere sulle modalità con le quali i diversi professionisti educativi integrano le loro competenze all’interno dei servizi. Questo articolo affronta le due cornici teoriche che orientano il rapporto tra gioco e educazione nella pratica professionale. La prima riguarda gli studi condotti da diversi esperti di gioco che promuovono quelle forme di gioco libere dalle strumentalizzazioni della pedagogia e suggeriscono di non considerare il gioco come uno strumento educativo. La seconda riguarda quelle caratteristiche specifiche del gioco che lo qualificano come elemento formativo in sé e, quindi, come campo di interesse della pedagogia e dell'educazione. Saranno analizzate brevemente le professionalità che nel contesto italiano sono state ispirate dalle due linee di pensiero e cercheremo di trovare una mediazione tra loro. Secondo l'autore dell'articolo la soluzione risiede nel pieno riconoscimento delle due professionalità e nella promozione di forme collaborative e di co-progettazione all’interno della pratica professionale.
Gioco; Educazione; Homo ludens; Pedagogia; Sequenza epistemologica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/430445
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