This essay aims to historicize the presence of colonial monuments in Italian public space from the liberal to the republican period, investigating the meanings they were constructed to convey. Using both published studies and primary sources, the essay traces the history of some 19th-century and fascist monuments, demonstrating their contribution to the national projects enacted by successive governments. The article then focuses on the history of the Monument to the Worker in Africa, ordered by fascism and initially erected by the Republic in Syracuse. Specifically, it investigates the relationship between the city and the monument, and its uses from the 1960s to the present, in order to offer a more general reflection on the relationship between public space, colonial memory, and Italian society.

Il saggio si propone di storicizzare la presenza dei monumenti coloniali nello spazio pubblico italiano dal periodo liberale a quello repubblicano, indagando i significati per trasmettere i quali sono stati costruiti. Utilizzando sia studi pubblicati che fonti primarie, il saggio ripercorre la storia di alcuni monumenti ottocenteschi e fascisti, dimostrando il loro contributo ai progetti nazionali dei diversi governi. L'l'articolo si concentra poi sulla storia del Monumento al Lavoratore in Africa, commissionato dal fascismo ed eretto in età repubblicana a Siracusa. Nello specifico, indaga il rapporto tra la città e il monumento e i suoi usi dagli anni Sessanta ad oggi, al fine di offrire una riflessione più generale sul rapporto tra spazio pubblico, memoria coloniale e società italiana.

Memorie di pietra del colonialismo italiano. I monumenti e la storia d’Italia

valeria deplano
2024-01-01

Abstract

This essay aims to historicize the presence of colonial monuments in Italian public space from the liberal to the republican period, investigating the meanings they were constructed to convey. Using both published studies and primary sources, the essay traces the history of some 19th-century and fascist monuments, demonstrating their contribution to the national projects enacted by successive governments. The article then focuses on the history of the Monument to the Worker in Africa, ordered by fascism and initially erected by the Republic in Syracuse. Specifically, it investigates the relationship between the city and the monument, and its uses from the 1960s to the present, in order to offer a more general reflection on the relationship between public space, colonial memory, and Italian society.
2024
Il saggio si propone di storicizzare la presenza dei monumenti coloniali nello spazio pubblico italiano dal periodo liberale a quello repubblicano, indagando i significati per trasmettere i quali sono stati costruiti. Utilizzando sia studi pubblicati che fonti primarie, il saggio ripercorre la storia di alcuni monumenti ottocenteschi e fascisti, dimostrando il loro contributo ai progetti nazionali dei diversi governi. L'l'articolo si concentra poi sulla storia del Monumento al Lavoratore in Africa, commissionato dal fascismo ed eretto in età repubblicana a Siracusa. Nello specifico, indaga il rapporto tra la città e il monumento e i suoi usi dagli anni Sessanta ad oggi, al fine di offrire una riflessione più generale sul rapporto tra spazio pubblico, memoria coloniale e società italiana.
Colonialism; Postcolonialism; Italian History; Colonial Memory; Colonial Heritage
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