Il lavoro intende dimostrare che la sottorappresentanza femminile nelle istituzioni politiche costituisce un fenomeno multifattoriale determinato da un molteplice ordine di ragioni, non soltanto di carattere storico ma anche sistemico. In particolare, il saggio sostiene che l’asimmetria di potere tra i generi nella sfera pubblica è da ricondurre, per un verso, al sistema di organizzazione della rappresentanza politica (dall’organizzazione dei partiti all’applicazione delle misure di riequilibrio e della “par condicio di genere” nella comunicazione politica) e, per altro verso, alla difficoltà per le donne di conciliare l’impegno politico con la loro essenziale funzione familiare. Dimostrata la sussistenza di un legame tra la difficoltà di accesso alla sfera pubblica e la difficoltà di conciliare le responsabilità familiari con l’impegno politico, il lavoro evidenzia come, per ridurre il divario di genere nella rappresentanza, si renda necessario un intervento normativo coordinato volto a superare la visione dicotomica tra pubblico e privato, che, in forza di un retaggio del passato, relega nel privato la funzione di cura, connotandola al femminile.
La (sotto)rappresentanza femminile nelle istituzioni politiche: un fenomeno multifattoriale
cecchini
2025-01-01
Abstract
Il lavoro intende dimostrare che la sottorappresentanza femminile nelle istituzioni politiche costituisce un fenomeno multifattoriale determinato da un molteplice ordine di ragioni, non soltanto di carattere storico ma anche sistemico. In particolare, il saggio sostiene che l’asimmetria di potere tra i generi nella sfera pubblica è da ricondurre, per un verso, al sistema di organizzazione della rappresentanza politica (dall’organizzazione dei partiti all’applicazione delle misure di riequilibrio e della “par condicio di genere” nella comunicazione politica) e, per altro verso, alla difficoltà per le donne di conciliare l’impegno politico con la loro essenziale funzione familiare. Dimostrata la sussistenza di un legame tra la difficoltà di accesso alla sfera pubblica e la difficoltà di conciliare le responsabilità familiari con l’impegno politico, il lavoro evidenzia come, per ridurre il divario di genere nella rappresentanza, si renda necessario un intervento normativo coordinato volto a superare la visione dicotomica tra pubblico e privato, che, in forza di un retaggio del passato, relega nel privato la funzione di cura, connotandola al femminile.| File | Dimensione | Formato | |
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